L'Unità di ricerca M.A.DE., attivata in risposta al Bando per la creazione e lo sviluppo di unità di ricerca, nell'ambito dei programmi operativi "FESR Competitività Regionale 2007/13" e "FSE Occupazione 2007/13", in corso di avviamento, ha come obiettivo l’esportazione di tecnologie, attualmente impiegate per il monitoraggio ed il controllo della sicurezza delle opere d'arte e delle infrastrutture di trasporto stradale, in una realtà di controllo di qualità conservativa su monumenti e siti archeologici, per un monitoraggio in continuo, o quantomeno programmabile periodicamente, adattando o implementando le tecniche di acquisizione ed elaborazione dell'immagine, attualmente in uso in altri settori, a realtà non convenzionali, con particolare attenzione ai manufatti storici, artistici e culturali e dei siti archeologici.
I soggetti proponenti sono: il Laboratorio Analisi Scientifiche – Direzione Ricerca e Progetti Cofinanziati della Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali (capofila) e l’impresa Aisico S.r.l., specializzata nello sviluppo di sistemi di acquisizione di rilievi 3D e di sviluppo di algoritmi di segmentazione.
Il capofila ha il compito di finalizzare lo sviluppo tecnologico previsto, in quanto è la struttura a conoscenza delle tematiche di conservazione e delle tipologie dei monumenti presenti sul territorio.
Nella struttura sono infatti presenti le competenze relative alla tipologia di rilievo attualmente impiegata e la capacità di identificazione e mappatura del degrado dei monumenti che diventeranno oggetto di sperimentazione pratica dei prototipi di ricerca.
AISICO S.r.l., mettendo in campo l'esperienza acquisita nel settore del rilievo fotogrammetrico con APR e delle analisi ed interpretazione delle immagini ovvero della "computer vision", individua e sviluppa una tecnologia hardware e software, già usata per il controllo della sicurezza delle opere d'arte (ponti e viadotti), in grado di essere adattata con sviluppo di soluzioni software originali e di strumentazioni dedicate per rispondere alle esigenze specifiche di monitoraggio e valutazione dello stato di conservazione dei beni culturali, in particolare dei monumenti e dei siti archeologici.
Grazie ai recenti sviluppi delle piattaforme di acquisizione delle immagini, dei mezzi APR, dei software di post-processing che sono stati impiegati nell'ultimo decennio principalmente per scopi di controllo dei processi industriali, queste tecnologie possono essere adottati anche per applicazioni nel settore dei beni culturali.
Il progetto di ricerca, della durata di 12 mesi, è orientato allo sviluppo di tecnologie per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali.
La gestione del patrimonio culturale valdostano è un tema attuale sul quale è necessario lavorare al fine di evitare la perdita di beni culturali (quali dipinti murali, torri, ponti, ecc.) che vanno via via degradandosi e talvolta sono soggetti a crolli improvvisi.
Al momento attuale sono scarsi i mezzi che possono essere adottati al fine di prevenire il degrado o la perdita di detti beni. Le problematiche di controllo non permettono, attualmente, interventi sistematici sulla totalità dei beni da salvaguardare e sono condizionate, sovente, da eventi sporadici di "monitoraggio" che consistono in segnalazioni, più o meno competenti, da parte di turisti o addetti ai lavori che notano delle potenziali criticità sul bene (apertura di una crepa su di una torre, la perdita di colore da un dipinto o la presenza di un atto vandalico). Molto spesso una segnalazione di questo tipo risulta essere tardiva per salvare il bene senza comprometterne l'aspetto o il suo valore.
Il progetto di ricerca si propone dunque di sviluppare delle tecnologie che consentano un’attività di mappatura automatizzata del degrado atta a garantire un monitoraggio dello stato di conservazione dei beni, che permetta un'attività di controllo in continuo e che sia di rapida ed economica esecuzione.
Il sistema di mappatura è sviluppato in modo da poter essere facilmente integrabile e modificabile, supportandolo mediante il controllo e la verifica effettuata con l'impiego di analisi scientifiche invasive e non invasive indirizzate a convalidare o definire la presenza di particolari tipologie di degrado e determinati materiali.
Il settore dei beni culturali ha trovato grande interesse per i sistemi di rilievo 3D, inoltre le moderne applicazioni con drone hanno permesso l'accessibilità anche a siti distribuiti sul territorio, ampliando la potenzialità per una loro gestione e conservazione.
Lo sviluppo di un software, che dovrebbe mappare e ripetere tale operazione in modo automatico sul bene oggetto del rilievo, potrebbe dunque garantire una più ampia e diffusa gestione dei patrimonio storico-artistico.
Al termine dell'attività di ricerca si è ottenuto un software sperimentale e un sistema di gestione di ampio utilizzo accattivante e "user-friendly".
La possibilità di impiego di droni radiocomandati e lo sviluppo di un software dedicato permettono l'applicazione di tale sistema anche alla gestione di aree e siti di interesse culturale di difficile accessibilità, il che rende lo strumento finale adatto ad attività di controllo e monitoraggio di molti beni culturali presenti sul territorio.