Contributi agli enti cooperativi di cui al CAPO I del TITOLO IV della legge regionale 5 maggio 1998, n. 27 (Testo unico in materia di cooperazione), come modificata dalla legge regionale 8 novembre, n. 22.
L'Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile con la legge regionale 8 novembre 2024, n. 22 ha modificato il CAPO I del TITOLO IV della legge regionale 5 maggio 1998, n. 27 (Testo unico in materia di cooperazione), sostiene e promuove, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto sugli investimenti, lo sviluppo sul territorio valdostano di nuovi enti cooperativi e il consolidamento dell’attività delle società cooperative già attive.
L'articolo 45 concede contributi a fondo perduto per un importo massimo non superiore a euro 40.000, nella misura massima del 40 per cento delle spese ammissibili e con il limite minimo di spesa ammissibile pari a euro 10.000, destinati unicamente ai nuovi enti cooperativi che abbiano almeno un bilancio approvato e depositato da cui risulti un patrimonio netto positivo.
L'articolo 46 concede contributi a fondo perduto per un importo massimo non superiore a euro 80.000, nella misura massima del 50 per cento delle spese ammissibili e con il limite minimo di spesa ammissibile pari a euro 10.000, destinati unicamente agli enti cooperativi costituiti da più di due anni alla data di presentazione della domanda e aventi almeno due bilanci approvati e depositati da cui risulti un patrimonio netto positivo.
I contributi di cui all'articolo 46, possono essere incrementati del 20% a seguito di operazioni di aumento di capitale sociale pari almeno al 10% delle spese ammissibili.
Possono beneficiare dei contributi gli enti cooperativi, aventi sede operativa nel territorio regionale, che:
Sono ammissibili a contributo, le spese inerenti all’attività economica effettivamente svolta dall’ente cooperativo richiedente, commisurate alle effettive esigenze dello stesso, conformi all’oggetto e agli scopi statutari e concernenti sedi operative o unità locali ubicate nel territorio della Valle d’Aosta, relative a:
a) immobilizzazioni materiali, strettamente connesse al progetto di investimento:
a.1) acquisto di macchinari e impianti collegati, macchine operatrici, compresi i costi accessori d’installazione ed eventuali costi di trasporto (solo se inclusi nel preventivo e nella fattura di acquisto);
a.2) acquisto di arredi, compresi i costi accessori d’installazione ed eventuali costi di trasporto (solo se inclusi nel preventivo e nella fattura di acquisto);
a.3) acquisto di strumenti e attrezzature;
a.4) acquisto di beni usati, con le modalità previste dall’articolo 4, comma 5, lettera i);
a.5) acquisto di beni in caso di cessione di azienda o di ramo d’azienda, con le modalità previste dall’articolo 4, comma 5, lettera o);
a.6) acquisto di veicoli, nuovi di fabbrica o usati, a esclusivo uso aziendale e strettamente connessi al progetto di investimento, con emissioni di CO2 inferiori a 70 g/km, qualora non sia finanziata la legge regionale 8 ottobre 2019, n. 16 “Principi e disposizioni per lo sviluppo della mobilità sostenibile” e strettamente necessari:
b) immobilizzazioni immateriali, purché considerate elementi patrimoniali ammortizzabili, strettamente connesse al progetto di investimento:
b.1) acquisto di programmi informatici applicati alle relative attrezzature e/o agli strumenti, nonché a impianti e macchinari, indispensabili al funzionamento degli stessi;
b.2) realizzazione di sistemi di e-commerce;
b.3) spese per brevetti e licenze di sfruttamento;
b.4) spese di consulenza ad alta specializzazione relative all’organizzazione aziendale, marketing strategico, produzione e logistica, ricerca tecnica scientifica, brevettazione, risparmio energetico;
b.5) lavori e opere edili specifiche, per la realizzazione, l’adeguamento, il ripristino e il miglioramento degli spazi dedicati all’attività di impresa, compresi gli impianti tecnici;
b.6) spese tecniche relative a progettazione, direzione lavori, collaudo, sicurezza e certificazione di macchinari, impianti, attrezzature e strumenti, solo se strettamente attinenti alle immobilizzazioni finanziate, nel limite massimo del 10 per cento del costo totale sostenuto per i lavori. Tali costi comprendono, a titolo esplicativo, anche le spese relative alle valutazioni di impatto ambientale, ai titoli abilitativi edilizi e agli adempimenti in materia di sicurezza dei cantieri.
Sono ammissibili solo le spese sostenute dal giorno successivo alla data di comunicazione del Codice Unico di Progetto (CUP), da apporre sulle fatture, sui bonifici e sui documenti comprovanti l’avvenuto pagamento.
a) Documento d’identità e tessera sanitaria del legale rappresentante dell’ente cooperativo richiedente;
b) eventuale delega per la presentazione della domanda e documento d’identità del delegante e del delegato;
c) ricevuta di pagamento dell’imposta di bollo da assolvere esclusivamente in modo virtuale con la causale: “Domanda di contributo ai sensi della l.r. 27/1998”, a eccezione degli enti cooperativi che hanno i requisiti di esenzione dal versamento della stessa;
d) documentazione prevista dalla normativa in materia di privacy;
e) verbale con cui il consiglio di amministrazione delibera di conferire, al legale rappresentante dell’ente cooperativo richiedente, mandato per la presentazione della domanda di contributo;
f) verbale con cui il consiglio di amministrazione delibera di conferire, al legale rappresentante dell’ente cooperativo richiedente, mandato per la presentazione della domanda di contributo, e di impegnarsi a effettuare un aumento di capitale sociale (SOLAMENTE in caso di domanda per il contributo aggiuntivo previsto dall’art. 46);
g) libro soci aggiornato alla data di presentazione della domanda e documentazione da cui emerga la tipologia del rapporto di lavoro che l’ente cooperativo richiedente ha instaurato con i soci lavoratori (contratti di lavoro stipulati in forma subordinata o autonoma o in qualsiasi altra forma);
h) progetto di investimento che l’ente cooperativo richiedente intende realizzare, contenente la descrizione dettagliata degli investimenti;
i) nell’ipotesi di acquisto di beni usati, perizia tecnico estimativa effettuata da un tecnico abilitato, iscritto al relativo Albo professionale, dalla quale risulti idoneità all’uso in conformità alle vigenti disposizioni in materia di igiene e sicurezza, nonché l’esatta quantificazione del valore del bene usato in base a vetustà, stato di conservazione e di manutenzione;
j.1) atto di provenienza e/o di disponibilità dell'immobile ove sono installati i macchinari fissi oggetto di investimento;
j.2) atto di assenso del proprietario dell’immobile all’installazione dei macchinari o impianti fissi, nel caso in cui l’intervento previsto sia effettuato su un immobile utilizzato con titolo diverso dalla piena proprietà;
k) planimetria degli spazi del locale in cui verranno disposti arredi e macchinari con evidenza dell’ubicazione degli stessi;
l.1) atto di provenienza e/o di disponibilità dell'immobile oggetto di ristrutturazione;
l.2) atto di assenso del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori, nel caso in cui l’intervento previsto sia effettuato su un immobile utilizzato con titolo diverso dalla piena proprietà;
l.3) progetto definitivo, comprensivo di elaborati grafici e relazione tecnica, nella forma prevista per l’ottenimento della autorizzazione edilizia, contenente tutti gli elementi relativi alla localizzazione, alla tipologia e alle caratteristiche dell'intervento proposto (con indicazione dei tempi complessivi per la realizzazione dell'opera); k.4) preventivi di spesa e descrizione delle caratteristiche delle opere oggetto di investimento e loro finalità;
l.5) nel caso di interventi che non necessitano di autorizzazione edilizia, planimetria dell’unità immobiliare in originale come rilasciata dall’Agenzia delle Entrate (pdf);
m) preventivi inerenti alle spese tecniche relative a progettazione, direzione lavori, collaudo, sicurezza e certificazione di macchinari, impianti, attrezzature e strumenti;
n) nel caso di brevetti e licenze di sfruttamento, perizia tecnico estimativa effettuata da un tecnico abilitato iscritto all’Albo professionale, dalla quale risulti l’idoneità all’uso, nonché l’esatta quantificazione del valore del bene, con indicazione dei criteri di valutazione applicati;
o.1) lettera di intenti firmata dal venditore con indicazione dei beni e delle attrezzature che saranno oggetto della cessione e relativa quantificazione economica, redatta sulla base del modello reso disponibile sul sito regionale;
o.2) perizia tecnico estimativa di cui al punto 5., lettera i);
p) ultimi 3 bilanci depositati completi degli allegati (verbale approvazione, relazione sulla gestione, nota integrativa, relazione Collegio Sindacale/Revisore) e dei dettagli contabili (se in forma abbreviata);
q) eventuale bilancio provvisorio dell’ultimo esercizio sociale (se non ancora depositato) firmato dal legale rappresentante dell’ente cooperativo richiedente;
r) situazione contabile aggiornata dell’esercizio in corso firmata dal legale rappresentante dell’ente cooperativo richiedente;
s) previsioni economiche impresa a regime firmate dal legale rappresentante dell’ente cooperativo richiedente, mediante compilazione di apposito modello excel reso disponibile sul sito regionale;
t) ultime due dichiarazioni dei redditi presentate dall’ente cooperativo richiedente con ricevute telematiche di avvenuta presentazione all’Agenzia delle Entrate;
u) documentazione attestante il piano di copertura finanziaria dell’investimento (allegare la documentazione che attesti come l’ente cooperativo richiedente intende coprire l’investimento. A titolo esemplificativo: saldo del conto corrente attestante eventuali disponibilità liquide, piano di ammortamento finanziamenti bancari accesi per l’esecuzione dell’investimento, linee bancarie a breve termine, ecc…).
In sede di valutazione del progetto di investimento potrà essere richiesta ulteriore documentazione utile a esprimere il parere in merito alla sostenibilità tecnica ed economico-finanziaria dell’iniziativa, oltre alla documentazione prevista dalla normativa antiriciclaggio e dalla normativa in materia di privacy.
La domanda deve essere presentata dal legale rappresentante dell’ente cooperativo richiedente o da un suo delegato, in via telematica, tramite piattaforma dedicata, che sarà attiva a partire dal mese di dicembre e di cui sarà data apposita notizia sul portale imprese. A seguito di corretto invio della domanda, l’ente cooperativo richiedente riceve apposita ricevuta tramite piattaforma dedicata.
La domanda è soggetta al pagamento dell’imposta di bollo, ai sensi del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, da assolversi esclusivamente in modo virtuale, salve le esenzioni di legge.
Ogni ente cooperativo può presentare una sola domanda di contributo nell’arco di tre anni decorrenti dalla data di presentazione della domanda. Nel caso in cui una domanda di contributo sia considerata non ammissibile e, quindi, non sia oggetto di provvedimento di concessione da parte della Struttura regionale competente, l’ente cooperativo richiedente può presentare una nuova domanda.
I contributi non sono cumulabili, per le stesse spese ammissibili, con i contributi previsti dalla l.r. 31/2022 (Interventi regionali per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile, femminile e da parte dei disoccupati di lunga durata nei settori dell'industria e dell'artigianato), dalla l.r. 6/2003 (Interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane) e dalla l.r. 16/2019 (Principi e disposizioni per lo sviluppo della mobilità sostenibile).
La domanda di contributo deve essere presentata prima dell'avvio degli interventi finanziabili, anche nel caso di cessione d’azienda o ramo d’azienda. In caso di opere edili, la documentazione propedeutica all’avvio dei lavori (es. SCIA …), ove necessaria in base alla normativa vigente, dovrà essere presentata agli uffici competenti dal giorno successivo a quello di comunicazione dell’avvio del procedimento.
IMPOSTA DI BOLLO
L’assolvimento in modo virtuale del bollo può avvenire direttamente dal sito web della Regione, tramite la Piattaforma regionale dei pagamenti, accedendo direttamente al link riscossione.regione.vda.it, oppure tramite il relativo link presente sul web/mobile della Regione Autonoma della Valle d’Aosta regione.vda.it.
La causale da indicare, è la seguente: "Domanda contributo ai sensi dell'art. 45 l.r. 27/1998" oppure "Domanda contributo ai sensi dell'art. 46 l.r. 27/1998"
Una volta effettuato il pagamento, il richiedente dovrà allegare, nell'apposita sezione della piattaforma dedicata, la ricevuta telematica di avvenuto pagamento (RT), che la Piattaforma di riscossione avrà inviato alla casella mail indicata dall’utente al momento del pagamento stesso.
Guida pagamento bollo virtuale su istanzaNome | Descrizione |
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Responsabile | Spalla Alessandra |
Personale | Bossi Veronica Pedà Isabella |
Indirizzo | P.zza della Repubblica, 15 - 11100 Aosta Orari di apertura al pubblico: si riceve solo su appuntamento dal lunedì al venerdì |
Telefono | 0165 274534 o 331 1493745 0165 274591 o 334 6291014 |
u-cooperazione@regione.vda.it |